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TURISMO ORNITOLOGICO: Birdwatching alle Azzorre

A metà strada tra l’ Europa e l’America, nel cuore dell'Oceano Atlantico, le Azzorre sono infatti sulla rotta migratoria di numerosi uccelli, che le scelgono come loro habitat ideale per il riposo, la nidificazione e la riproduzione.


Per gli appassionati dell’ornitologia, l’avifauna alle Azzorre è molto interessante, sia per le specie marine che terrestri.



Uomo facendo birdwatching su un prato

Gli uccelli delle Azzorre


Le Azzorre costituiscono uno degli arcipelaghi più isolati al mondo, e sia per la loro posizione strategica sia per il loro habitat naturale e la presenza di lagune, rocce vulcaniche, caverne, isolotti e falesie, acquisiscono importanza come luogo di sicurezza per gli uccelli.

Tra le tante specie di uccelli migratori presenti che si possono facilmente osservare, ricordo l’ aquila delle Azzorre, il mitico “cagarro”, riconoscibile dal suo strano suono notturno; il merlo nero, i fringuelli, i corvi, i piccioni di scogliera, la sterna e i gabbiani.


Specie endemica azzorriana è il cosiddetto milafre, rapace diurno. Pare che i primi esploratori porrtoghesi confusero i milafri con gli astori (in portoghese açores) e così chiamarono le isole con il nome di questi uccelli, che all’epoca erano le uniche specie viventi presenti sull’ arcipelago.


Uccello su un bastone di legno


Un’altra specie endemica è il piccione delle Azzorre (pombo-torçaz-dos-Açores, scientificamente noto come columba palumbus azorica) , amabilmente definito dagli isolani come “l’architetto dei boschi delle azzorre”, perché disperde i semi degli alberi nelle foreste, contribuendo, a lungo termine, alla rigenerazione e mantenimento della foresta.


Gli uccelli furono i primi veri e propri colonizzatori delle isole Azzorre, in un’ epoca in cui la drammaticità della natura pura e selvaggia regnava sovrana.


Ricordiamo che il nome “Azzorre” lo dobbiamo alla specie di uccelli “Açores” , i primi avvistati sulle rive dai portoghesi, quando approdarono nel XV secolo su queste isole paradisiache deserte e spopolate. Era proprio grazie a quell’ambiente incontaminato, tranquillo e desolante che gli uccelli marini sceglievano di fermarsi qui riposare.


Facendo parte della Macaronesia, insieme alle Canarie , all’ arcipelago di Madeira e a Capoverde, qui alle Azzorre si possono facilmente osservare e identificare diverse specie di uccelli singolari e unici al mondo.

Esistono 40 specie di uccelli residenti, di cui 2 sono endemici: il ciuffolotto delle Azzorre (Pyrrhula murina , chiamato comunemente priolo in portoghese) che è una delle specie in via di estinzione in Europa e si può trovare solo sull’isola di Sao Miguel; e il Hydrobates monteiroi (in portoghese comunemente conosciuto come il painho-de-monteiro) , una specie marina rarissima, che nidifica nell’isola di Graciosa.


Birdwatchig, avvistamento degli uccelli


Una delle espressioni più rilevanti del turismo della natura alle Azzorre è costituita dall’avvistamento degli uccelli.


A Terceira è facile vedere gabbiani e trampolieri (gaivotas e lìmicolas in portoghese) di origine neo-artica e pale-artica, mentre a Flores e Corvo abbondano i cardellini (noti come passeriformes americanos)


Gli uccelli marini si possono avvistare in qualsiasi isola. Tra le specie più interessanti che potete avvistare: il pombo-torcas delle Azzorre; il milhafre; il cagarro e il garajau rosado.


Un gabbiano che vola tra le nuvole


Il cagarro è forse l'uccello più noto delle Azzorre. Sicuramente uno dei più emblematici, e si riconosce facilmente per il suo caratteristico verso notturno, inimitabile. Si avverte soprattutto a Sao Jorge, ma si trova su tutte le isole.


Graciosa e Corvo sono le due isole più indicate per il bird-watching.


Infine, si possono spesso incontrare altre specie di uccelli americani e europei che durate la migrazione deviano verso le Azzorre a causa delle correnti.


A Terceira l’attività di osservazione delle specie è particolarmente sviluppata nelle zone del parco naturale e delle riserve naturali, come la Serra de Santa Barbara e Misterios Negros.

Nella caldeira de Guilherme Moniz, si possono osservare aironi, anatre, beccacce e cecchini.


Il Birdlife International, ha designato le Azzorre come seconda area europea per la conservazione dell'avifauna.


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